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25 APRILE 2024 - A.N.Art.I Sezione Provinciale di Torino - (Invito della Città di Torino / Lettera in allegato del Sindaco di Torino Stefano LO RUSSO)

 SEZIONE PROVINCIALE A.N.Art.I. TORINO

Egregi Soci e Socie.

si inviano l'invito della Città di Torino alla manifestazione del 25 aprile 2024  al Cimitero Monumentale e planimetria (a piè di pagina) del cimitero nella quale è evidenziato col n. 5 il cippo dei Caduti dei Reparti Regolari delle F.A. (alias Gruppi di Combattimento).

La Sezione parteciperà con Labaro e rappresentanza in uniforme sociale. 

Chi desidera sottolineare l'apporto dei Reparti Regolari alla Liberazione può unirsi a noi nello spiazzo antistante il Campo della Gloria alle ore 10. 

Cordialità, la Segretaria 



FONTE : http://www.comune.torino.it/eventi/calendario/25-aprile-2024/

Il 25 aprile del 1945, il nostro Paese salutava l’avvio di una nuova stagione della sua storia, lasciandosi alle spalle anni terribili, che lo avevano segnato profondamente. La Liberazione arrivava come punto di partenza, a segnare l’inizio di un percorso verso un futuro diverso, una speranza condivisa che gettava le basi per quella libertà e quella democrazia in cui, ancora oggi, ci troviamo a vivere. 79 anni dopo, il 25 aprile è il momento del doveroso tributo, del necessario ricordo e del commosso ringraziamento, ma, al contempo, dell’affermazione di una grande responsabilità, che dobbiamo sentire sempre più nostra.

Nel corso del tempo, molte delle persone che hanno vissuto quella stagione ci hanno lasciato: persone con cui abbiamo avuto la fortuna di condividere parte del nostro cammino, che hanno combattuto per la libertà e hanno continuato a diffondere i valori della Resistenza e l’importanza di ciò che il 25 aprile rappresenta. A loro, e a tutte e tutti coloro che hanno contribuito alla lotta per la riconquista della democrazia, va la riconoscenza della nostra Città: Torino ha saputo lottare in prima linea per contribuire a riaffermare i valori che hanno costruito la base del Paese in cui viviamo, e che ancoraoggi ne sono pilastri fondanti.

Anno dopo anno, abbiamo il compito di rinsaldare quei valori che contraddistinguono questa giornata, che non può e non deve correre il rischio di trasformarsi in una ricorrenza vuota di significato. Non celebriamo soltanto il momento in cui, per il nostro Paese, si chiudeva una pagina fatta di oppressione e guerra, e se ne apriva una nuova, carica di speranza, nel segno della Libertà.

Quella di oggi è anche la Festa di tante persone, uomini e donne che, con coraggio e determinazione, hanno creduto in un futuro migliore, arrivando, a volte, a portare alle estreme conseguenze il loro sacrificio. Anche in ragione di quei sacrifici, il nostro pensiero deve andare a chi, a differenza nostra, si trova a vivere in situazioni di guerra, prevaricazione, mancanza di libertà.

In un momento storico come quello che stiamo attraversando, i valori del 25 aprile e della Resistenza sono più che mai necessari, così come è necessario continuare a tramandarli, perché anche le nuove generazioni abbiano la piena consapevolezza del fatto che, il 25 aprile di 79 anni fa fu un punto di partenza, il seme di una libertà che va coltivata, giorno dopo giorno.

Stefano Lo Russo | Sindaco di Torino




DOMENICA 26 MAGGIO 2024 - INVITO DELL' ASSOCIAZIONE A.N.ART.I Sezione di BORGOREGIO - TORRAZZA PIEMONTE - RADUNO INTERPROVINCIALE

 










15 Aprile 2024 - L'Associazione Nazionale Artiglieri d'Italia della Sezione Provinciale di Torino - presente alla CASERMA SCALISE di Vercelli per il 193° di Fondazione delle Batterie a cavallo

Si e’ celebrato oggi il 193esimo anniversario delle Batterie a Cavallo, presso la Caserma “Aldo Maria Scalise” in Vercelli sede del Comando e del 1 Gruppo.
Presente ovviamente l’Associazione Nazionale delle Voloire, oltre a rappresentanze dell A.N.ART.I
I vari reparti in servizio del Reggimento, si sono schierati dopo il suono dell'adunata, a fianco delle Assoziazioni per l'alza bandiera.

L' 84° Comandante  Rgt a cavallo Col. Andrea Martinelli, durante l'intervento della Cerimonia ha ringraziato i militari in servizio presenti, tutte le Associazioni d'Arma di Artiglieria, del Piemonte e della Regione Lombardia,  invitate al 193° di Fondazione delle Batterie a cavallo.

Durante la santa messa, il Vescovo ha ricordato  il 47° Comandante delle Batterie Gen. C.A. Ivano BALISTRERI ed 54º Comandante Col. Diego BERTONCIN deceduti da poche settimane.  

Dopo la Messa, tutti i  Presenti delle Varie Sezioni A.N.Art.I, indi i  rispettivi Soci A.N.Art.i di Torino : Gen. B. Giovanni MALTESI Vicepresidente, Art. Antonio RISCINO Alfiere, Gen. B. Antonio PULIATTIArt. cav. Claudio FABBRETTI, si sono recati presso il Circolo Ufficiali per il brindisi con rinfresco . 



Da destra a sinistra  : 

il Gen. B. Giovanni MALTESI Vicepresidente,
 Art. AntonioRISCINO Alfiere





Foto di gruppo 






Interno Caserma Scalise di vercelli 




 
Art. AntonioRISCINO Alfiere

Art. Claudio Fabbretti
    Webmaster blog- A.N.Art.I - Torino

    Gen. B. Antonio PULIATTI 
  ed  Sott. Ten. Francesco Praticò

Per iscrizioni presso la Sede dell'A.N.Art.I della Sezione di Torino - info nel blog

 ASSOCIAZIONE NAZIONALE ARTIGLIERI D’ITALIA



CONTATTI 

Sezione Provinciale di Torino:
Corso Kossuth 50 int.14 - 10132 Torino
Tel. 011/ 817.05.60 (Ufficio segreteria: il martedì e giovedì dalle ore 15,15 alle ore 17,15 )
(Servizio di segreteria telefonica) - E-mail: anartitorino@libero.it


DOVE SIAMO 



Fondazione dell'Associazione Nazionale Artiglieri di Torino

LAssociazione Nazionale Artiglieri d’Italia ha l’impegno di custodire e tramandare le gloriose tradizioni dell’Arma di Artiglieria. Fu fondata a Torino il 23 giugno 1923 dal Ten. Gen. Luciano Bennati, eminente tecnico e tattico dell’Arma, con il nome di “Santa Barbara”, con sede in via Lagrange 7. Nel 1925 Vittorio Emanuele III concesse il suo alto patronato all’Associazione che , sotto la presidenza del Gen. Alessandro Goria di Dusino, assunse la denominazione di “Associazione Piemontese Artiglieri d’Italia” e si trasferì in via Verdi 1, nella sede Reale Accademia di Artiglieria e Genio. L’Associazione nel 1934 assunse il nome di Associazione Arma Artiglieria ma nel 1938 tale denominazione fu mutata ancora in “Reggimento Artiglieri Damiano Chiesa” e l’Associazione fu riorganizzata in Gruppi provinciali ed Batterie Sezionali. Nel 1939 venne autorizzato dal Re lo stemma Araldico e L’Associazione poté istituire, con mezzi propri, la Sede della Presidenza Nazionale in Roma mentre la presidenza di Torino si trasformò in Gruppo provinciale. Durante la 2^ Guerra Mondiale L’Associazione sviluppò larga assistenza alle famiglie dei combattenti ed ai feriti e malati, rientrati dai vari fronti. Dopo l’8 settembre 1943 cessarono tutte le attività e quasi tutte le Sezioni si sciolsero; l’Associazione si ricostituì nel 1948 assumendo l’attuale denominazione ma solo il 30 maggio 1953 il Capo dello Stato firmò l’atto di riconoscimento giuridico. 

Attualmente la sede della Sezione Provinciale di Torino è in Corso Kossuth 50 int.14, di proprietà dell'Associazione Anarti. 

La Presidenza è retta dal Gen. Luigi Cinaglia e dal Vice Presidente Gen. Giovanni Maltesi

L'Associazione Nazionale Artiglieri della Sezione di Torino partecipa al 193° della fondazione delle Batterie a cavallo presso la Caserma " SCALISE" di Vercelli - Lunedì 15 Aprile 2024



La  Sezione provinciale di Torino,  parteciperà alla Cerimonia del 15 Aprile 2024 con Labaro e quattro Soci:

Gen. B. Giovanni MALTESI Vicepresidente, Art. Antonio RISCINO Alfiere, Gen. B. Antonio PULIATTIArt. cav. Claudio FABBRETTI.

Il Segretario  Lgt. Gianfranco BONCOMPAGNI




Improvvisa scomparsa del 54° Comandante delle Batterie batterie a cavallo - Gen. C.A. Diego Bertoncin - Le sentite condoglianze dell'A.N.Art.I - Torino


L'Associazione Nazionale Artiglieri d'Italia della Sezione provinciale di Torino 

Esprime le piu' sentite condoglianze  

Torino li, 30/03/2024                                                   Il Presidente Gen.B.(ris.) Luigi Cinaglia





Scriveva il Gen.  Diego Bertoncin nei suoi album dei ricordi : !Ecco la dolcissima Emanuele Setti Carraro, poi consorte del Gen. dalla Chiesa. Alla sua destra (guardando) il Cap. medico Dr. Cutrufello. Sullo sfondo la cavallerizza delle Batterie, dove si svolgevano i corsi di ippoterapia, voluti e sostenuti dal Reggimento "


Reggimento Artiglieria a Cavallo ( Cavallo Scosso.)




40 ANNI DI FRATERNITA' A CAVALLO 

Dal nostro collaboratore Colonnello Vincenzo Stella riceviamo e volentieri pubblichiamo questo articolo relativo al conferimento della Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica allo Stendardo del Reggimento Artiglieria a cavallo 40 anni fà.

FONTE :  https://storiaesoldati.wordpress.com/tag/diego-bertoncin/

Il 3 aprile 1981 lo stendardo del Reggimento artiglieria a Cavallo viene decorato con la Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica con la seguente motivazione “Per l’attività svolta dagli artiglieri a cavallo nel recupero di bambini diversamente abili attraverso l’ippoterapia”.
Primo Reparto delle Forze Armate e delle Forze di Polizia ad essere stato insignito di tale riconoscimento, oggi il Reggimento fornisce supporto a quasi 200 bambini e adulti.
“…Trovo degnissimo che un Reggimento carico di episodi, di audacie, di tormenti e di gironi del sangue non si sia chiuso nei ricordi dei suoi memorabili cavalli da guerra. Ma offra il suo aiuto silenzioso a chi si batte tutt’i giorni per pacificare la pena, la malattia, lo sconforto.
Ci sono bambini da struggersi sulle selle, e le volontarie camminano. Si sentono stridere le rondini e subito fuori si tengono tersi i cannoni. Così va il mondo.
A tavola dico adagio al Colonnello: “Quel che ho veduto stamattina al maneggio onora il vostro Kepì con la nappina e lo distingue ancora”.
Il giovane comandante annuisce volentieri e la crocerossina ride di dedizione. Vengono lontani nitriti.”
(Giorgio Torelli, Il Giornale nuovo, 25 maggio 1980)

Vent’anni dopo il Generale Bertoncin scrisse “Come nacque l’Ippoterapia alle Batterie a Cavallo: la storia vera, scritta vent’anni dopo da chi le diede vita”.

“Il mio Reggimento, che da Milano si estendeva sino a Cremona con il suo III Gruppo, viveva alcune situazioni del tutto particolari: il vanto della cura di oltre cento cavalli e dell’addestramento di una batteria montata, replica perfetta di quelle Batterie che nel 1831 i piemontesi chiamarono Volòire, volanti, la cura diuturna per i suoi kepì ed il controllo di un altro Reparto convivente alla Caserma Santa Barbara, la preparazione dell’imminente ricorrenza del Centocinquantesimo anniversario della fondazione delle Batterie, che si doveva degnamente celebrare. Senza trascurare, naturalmente, tutte le normali cure, non certo neglette: in particolare nulla di “artiglieresco“ venne tralasciato, tanto che per la prima volta nella sua storia recente il Reggimento, pluricalibro, nel poligono di Monteromano intervenne con tutti i suoi quattro Gruppi , facendo ciò che pochi Colonnelli di Artiglieria possono dire di aver fatto: concentramenti di Reggimento.

In questo quadro avvenne il mio incontro con due splendide persone, che non dimenticherò per quanto viva: Sorella Antonia Setti Carraro e il Dottor Luciano Cucchi. E’ inutile parlare della prima: la sua vita, i suoi libri, l’esser madre di quella dolce Emanuela che s’immolò con un altro vero grande d’Italia, il Gen. Dr. Carlo Alberto dalla Chiesa, parlano per lei. Il secondo, provetto cavaliere, chirurgo e pediatra generoso, gentiluomo di tratto e di spirito, era persona che infondeva fiducia e rispetto.

Sorella Setti Carraro mi parlò di bimbi minorati nel fisico, incapaci di camminare o di reggersi o, semplicemente, di sorridere.Mi disse che l’amore ed il cavallo potevano aiutarli. Mi perdoni oggi, Sorella Antonia, alla fine della sua perorazione pensai che lei dovesse essere pazza, pazza d’amore, come s’è detto di Gesù, ma sempre pazza. Mettere in groppa d’un cavallo chi non sa neppur reggersi e che a fatica sa stringere le briglie? In quel momento solo l’educazione mi tratteneva dal dire: “Ho tante cose da fare, per cortesia, non fatemi perdere tempo… “. Poi parlò il Dottor Cucchi. L’ippoterapia non era solo un neologismo: in Germania si praticava già, in Italia c’era l’ANIRE che faceva corsi, necessariamente costosi e scomodi, ben fuori Milano. Dei risultati lui, pediatra e cavaliere, si rendeva garante. Sorella Antonia, grazie al Dottor Cucchi, aveva trovato i cavalli ed anche l’amore. Io sapevo che potevo contare su un altro uomo meraviglioso, il Capitano Gianmarco Di Giovanni, Comandante della Batteria a Cavallo. Per attuare la proposta non mancava che il nullaosta delle SS.AA. Qui si complicarono orrendamente le cose.
Non ero mai andato “a Roma”, per bussare a porte potenti. Lo feci per l’ippoterapia. Come Capo Ufficio Operazioni dello SME ebbi la fortuna di trovare il parigrado Angioni, delle cui capacità si resero conto gli Italiani ed il mondo qualche anno più tardi. Ascoltò, mi credette, agì. L’autorizzazione arrivò. Il Reggimento non poteva far tutto da solo: occorreva un’esperienza specifica, che venne fornita dalla Dottoressa Danièle Citterio; occorrevano nozioni infermieristiche da parte di chi conoscesse anche il cavallo: tre splendide crocerossine guidate dalla dolce Emanuela Setti Carraro. La cura e la condotta dei cavalli, le groppe a lucido per il lavoro di brusca e striglia, la preparazione del maneggio, la rastrellatura della pula, fu opera del Reggimento. La notizia si diffuse. La Caserma fu assediata prima da genitori e figli che avevano negli occhi un’incredula speranza e tanta riconoscenza, e poi da giornalisti ed operatori televisivi.

Nel corso della solenne cerimonia rievocativa dei centocinquanta anni, l’8 aprile 1981, lo Stendardo fu decorato dal Ministro della Sanità Aldo Aniasi della Medaglia d’Oro al merito della Sanità Pubblica. I cavalli ed i kepì delle Batterie avevano dato la speranza a tanti piccoli ed amati ospiti.

(Gen. Diego Bertoncin 54° Comandante, giorno di Santa Barbara 2000)


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Il sottoscritto Art. Claudio FABBRETTI ( già del Rgt. a cavallo )  - ricorda con affetto il 54°  Comandante Gen. Diego Bertoncin e le piu' sentite condoglianza alla famiglia 

F.to Art. Claudio Fabbretti -  (webmaster del sito A.N.Art.I della Sezione provinciale di Torino )



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